Il
31 dicembre del 2010 il Fatto Quotidiano lanciò un sondaggio per stabilire "I migliori e i peggiori del2010" . Al sondaggio parteciparono anche
Marco Travaglio e Peter Gomez e nella categoria
Peggior sito internet o blog
il voto di Travaglio andò a thefrontpage.it di di Fabrizio Rondolino e
Claudio Velardi. In verità il sito in questione è molto interessante
perché offre uno spaccato della confusione mentale di cui sono vittime
gli
italioti dopo quasi vent'anni di
berlusconismo.
Ripubblico in ordine cronologico inverso alcuni miei commenti pubblicati oggi su
the FrontPage :
torquemada58 scrive:
Disertare è pericoloso e scrivere sciocchezze su “Il Giornale” anche …
pare che l’aggressione alla signora Rizzi sia UNA BUFALA !
“Non è stata spinta, né colpita”: Shirin Kieayed ha raccontato a
Radio Popolare la presunta aggressione a Franca Rizzi, che ieri ha
denunciato di essere stata attaccata da due giovani sostenitori di
Pisapia. “Ho deciso di espormi con nome e cognome – ha spiegato – perché
ho assistito direttamente a quanto avvenuto al mercato di via Osoppo.
Una signora, che poi è la donna che ha denunciato l’aggressione, si è
avvicinata a uno dei sostenitori di Pisapia cercando di farlo tacere,
strattonandolo e tirandolo per un braccio. Lui si è girato e le ha
risposto ma non l’ha spinta, nè colpita. Lei si è seduta a terra di
propria volontà. Una volta seduta ha cominciato gridare di essere stata
aggredita”
Da Radio Popolare, l’intervista è di Alessandro Principe
(Fonte : La Repubblica )
torquemada58 scrive:
@ omissis
Caro omissis,
mi sembra di capire che Lei sia impegnato nell’impresa che ai Quattro
dell’Ave Maria ( omissis, omissis, omissis, omissis ) non
potrebbe riuscire nemmeno per sbaglio ovvero trovare un modo per
scardinare le mie argomentazioni. Non potendo o non riuscendo o non
volendo entrare nel merito delle questioni, Lei prova a trovare un varco
con una critica formalistica attraverso la ricerca spasmodica di una
qualche contraddizione o incoerenza. Lei è come un matematico che vuole
trovare il punto debole del teorema di un rivale ma Le assicuro che Lei
sta perdendo il suo tempo perché il mio teorema è del tutto coerente e
le mie argomentazioni sono lineari e possono essere “falsificate” solo
entrando nel merito di quanto sostengo.
Le faccio un breve riepilogo dei suoi errori :
A. Il mio teorema si applica a chiunque e dunque non ha un carattere fazioso
Il mio punto di partenza è costituito dai tre assiomi specificati in precedenza ovvero
1. nessuno è al di sopra delle Legge
2. chi si trova coinvolto in situazioni poco chiare deve fare un passo indietro
3. è interesse di tutti i cittadini che la classe politica sia onesta e trasparente
Come ho già detto, ogni mia valutazione si basa su questi tre
semplici assiomi sulla base dei quali è possibile sviluppare 3 proposte :
1. una condanna definitiva in sede penale dovrebbe comportare automaticamente la revoca del mandato elettorale ricevuto
2. la presenza di un rinvio a giudizio o di una condanna in sede
penale dovrebbe comportare automaticamente la sospensione del mandato
elettorale ricevuto
3. la presenza di un rinvio a giudizio e/o di una condanna in sede
penale dovrebbe comportare automaticamente l’incandidabilità e
ineleggibilità di chiunque.
Le tre regole dovrebbero valere per tutti coloro che hanno o aspirano
ad avere una carica politica, non resta che applicarle senza se e senza
ma, senza pregiudizio politico di sorta.
B. La “reversed theory” che Lei mi attribuisce è una sua allucinazione
Il tentativo di inficiare le mie argomentazioni supponendo che siano
il frutto di una “reversed theory” ( postulati applicati e derivati a
una tesi precostituita ) casca nel vuoto perché la catena logica che Lei
usa per dimostrare che il mio teorema sarebbe il frutto di una
“reversed theory” è sballata ed è a sua volta frutto di una sua
personale “reversed theory” con la quale vorrebbe provare a tutti i
costi la mia incoerenza e le mie forzature : i punti 1 e 2 vanno
invertiti e dunque tutta la sua dimostrazione crolla. Non è l’odio ad
personam che spinge a cercare cosa sia inaccettabile nel personaggio
Berlusconi, è il contrario, il personaggio è talmente inaccettabile
nel suo profilo generale da provocare ripulsa. Anche il punto 6 è
sbagliato, non tutti i politici sono inquisiti o corrotti, ce ne sono
molti invece che sono onesti e in buona fede, anche nel centro-destra,
ma sono impigliati in un sistema che nel suo complesso è marcio.
C. Non ho bisogno di invocare la VIA GIUDIZIARIA per poter uscire dal “berlusconismo”
L’idea che la cosiddetta VIA GIUDIZIARIA sia l’unico modo
dell’opposizione per eliminare dalla scena politica il sig. Berlusconi
Silvio è una leggenda metropolitana abilmente messa in giro da
Berlusconi stesso a dai suoi accoliti per inquinare le acque, confondere
l’avversario politico e turlupinare l’opinione pubblica : è una cortina
fumogena che serve a coprire la dura realtà di un ricco signore « che
può passare il resto della sua vita a fare ospedali per i bambini del
mondo, ché l’ho sempre desiderato» e che invece ha occupato la scena
politica per quasi vent’anni con false promesse e creando solo danni e
che è continuamente alle prese con problemi che Lui stesso crea a se
stesso con comportamenti borderline che in un nessun paese civile
sarebbero tollerati. In realtà non occorre invocare la VIA GIUDIZIARIA
per determinare l’uscita di scena del sig. Berlusconi Silvio, IL
POLITICO ha già dimostrato ampiamente di essere un incapace e un
millantatore e L’UOMO è a tutti gli effetti uno psicopatico con
tendenze criminogene. Non basta ? Secondo me basta e avanza per chiedere
e ottenere un passo indietro, che venga o meno condannato da un
tribunale della Repubblica è ormai inessenziale, l’ho già scritto più
volte.
La morale della favola è che Lei è partito per dimostrare inutilmente
la mia incoerenza e finisce per dimostrarsi incoerente “a sua insaputa”
:
1. Lei vorrebbe massacrare tutti i politici senza alcun criterio
razionale ma rinfaccia a me una presunta irrazionalità che solo Lei vede
2. Lei imputa a me di essere un “giustizialista” quando invece il
“giustizialista” è Lei dal momento che non applica nessun criterio di
legge nella sua “rottamazione”
3. Lei ritiene che i politici siano al di sopra della Legge solo perché
eletti ? Non mi sembra che questa sia la sua posizione visto che ha
dichiarato che i miei tre assiomi sono “condivisibilissimi” e allora
non capisco perché vuole sottolineare a tutti i costi la mia presunta e
inesistente faziosità visto che quegli assiomi non permettono alcuna
faziosità.
Confermo che i giudici, applicando la legge, possono e devono fare
piazza pulita del putridume che sta nella classe dirigente e politica di
questo paese e un’affermazione del genere è perfettamente coerente con
tutto quello che sostengo : nessuno è al di sopra della Legge e
l’interesse generale dei cittadini è che la legalità sia rispettata da
tutti.
Concludo con una citazione del liberale Tocqueville, quello vero e
non quello inventato dal liberale fasullo Berlusconi Silvio : «Un potere
elettivo che non sia sottoposto a un potere giudiziario prima o poi
sfugge a ogni controllo o viene distrutto»
Saluti
torquemada58 scrive:
[ ... ] Dopo i ballottaggi, e comunque si concludano, quale futuro
attende il premier? Ogni giorno di più, il Cavaliere appare un monarca
non ancora spodestato, ma con un regno pieno di crepe che si allargano.
In tanti ci domandiamo che cosa sarebbe il centro-destra senza
Berlusconi. In realtà la domanda da fare è un’altra: che centro-destra
può essere quello guidato da un uomo che si ostina a ritenersi
indispensabile. E ripete di continuo: senza di me, l’Italia moderata
finisce, dopo di me ci sono soltanto i comunisti con le bandiere rosse,
le moschee e Zingaropoli.
Però il Cavaliere rifiuta qualsiasi cambio. Anche se gli eredi giusti
esistono, a cominciare da Giulio Tremonti. Berlusconi non vuole sentirne
parlare. Ma allora non resta che il bunker, l’ultima ridotta, la
trincea della disperazione. Sono tutte vie di fuga suicide, come ci
dimostra la storia. Nel bunker non si vive, si sopravvive. Soprattutto
in una fase delle vicende mondiali dove tutto muta con la velocità della
luce.
Mentre la Prima Repubblica stava agli sgoccioli, un politico di
insuperabile cinismo, Giulio Andreotti, a proposito di un suo ennesimo
governo disse: “Meglio tirare a campare che tirare le cuoia”. Era
diventato il motto di quell’epoca. Sappiamo tutti come è finita.
di Giampaolo Pansa, oggi su “Libero”
torquemada58 scrive:
Ha ragione francesco : l’articolo di oggi di FR è veramente brutto
ma il ragazzo va capito … è il figlio illegittimo di Klaus Kinski che
paga e chi paga va accontentato, costi quel che costi …